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Grande progetto sperimentale di coltivazione di querce da sughero: Diam Bouchage investe per il futuro.

29 Luglio 2024

Le foreste di querce da sughero: un ecosistema fragile che ha bisogno di protezione.

Adattata al clima caldo e ai terreni aridi argillosi-silicei del Bacino del Mediterraneo, la quercia da sughero è una specie vegetale molto resistente, ma risente sempre di più del riscaldamento climatico di quest'area. Tale inevitabile evoluzione, nonché la graduale rinuncia alla sua difficile e poco redditizia coltivazione, potrebbe compromettere l'attuale fonte di sughero nel corso del prossimo secolo. Sono necessarie misure di accompagnamento per proteggere questa risorsa e i modelli agronomici e colturali devono tenere conto di tutti questi fattori.

Diam Bouchage sostiene finanziariamente le operazioni di decespugliamento e di rivitalizzazione degli appezzamenti abbandonati, per evitare che i rischi di incendio distruggano il capitale vegetale, nonché le operazioni di reimpianto. A maggio 2023, Diam Bouchage decide di fare un ulteriore passo avanti, mettendo le sue conoscenze tecniche e la sua capacità di innovazione al servizio della foresta.

Diam Bouchage lancia un progetto di ricerca per il futuro delle sugherete.

In collaborazione con Ferticork, un'azienda agroforestale, il produttore francese di tappi di sughero ha realizzato una coltivazione sperimentale in Estremadura, nei pressi del suo stabilimento spagnolo.

Al fine di incoraggiare un nuovo interesse per la coltivazione della quercia da sughero, Diam Bouchage, con il supporto di un team di agronomi spagnoli, si è attivato per promuovere un modello di sughericoltura con apporti minerali e idrici o mediante fertirrigazione controllata. Questa operazione accompagna la crescita degli alberi per i primi 40 anni e consente di ridurre gli intervalli di tempo tra una raccolta e l'altra per garantire un migliore rendimento agricolo.

Il progetto Alpalante, che prende il nome dall'appezzamento, fa sì che la nostra azienda sia parte attiva nella salvaguardia della foresta di querce da sughero. Il progetto ha previsto la strumentazione necessaria per monitorare la crescita e il comportamento di oltre 10.000 alberi di quercia da sughero nel nuovo contesto del riscaldamento climatico. In questo modo potremo capire e determinare le condizioni igrometriche e mineralogiche necessarie per proteggere gli alberi e preservare il rendimento economico dei proprietari ottenuto dalla loro coltivazione", afferma entusiasta Dominique Tourneix, Direttore Generale di Diam Bouchage.

Questa esclusiva infrastruttura, alimentata grazie all'energia solare, si estende su una decina di ettari ed è composta da 7 lotti con diversi interventi e densità di alberi (spaziatura tra le file di 3 e 4 m).  Ogni lotto viene scrupolosamente monitorato utilizzando sensori che misurano la crescita, il flusso di linfa, l'umidità del suolo e le condizioni climatiche (pioggia, vento, umidità...). Queste informazioni consentono di dosare il più accuratamente possibile l'apporto idrico, senza alcuno spreco, che è quasi 6 volte inferiore al fabbisogno di una coltivazione arborea classica.

I dati, debitamente registrati, saranno utilizzati per definire un modello di gestione delle future coltivazioni, al fine di ottenere sugherete più resistenti ai cambiamenti climatici ed economicamente sostenibili. Assistendo la pianta durante i maggiori eventi climatici (caldo estremo), i risultati ottenuti mostrano che sarà possibile dimezzare il tempo di rigenerazione della corteccia della quercia da sughero.

Una sperimentazione forestale che promuove l'effetto “serbatoio di carbonio".

Vero e proprio serbatoio naturale di carbonio, queste sugherete, coltivate mediante fertirrigazione, contribuiscono al sequestro di CO2 che trasformano attraverso il processo di fotosintesi. L'estensione del modello su larga scala contribuirà a ridurre le emissioni di gas a effetto serra.

Riqualificando i terreni incolti e le foreste incendiate, questo approccio preserva e arricchisce i terreni, trasformandoli in serbatoi di biodiversità vegetale e animale. 
Dopo questa prima sperimentazione, Diam Bouchage prevede di estendere tale approccio anche ad altri territori situati ad Ovest del Bacino del Mediterraneo.


 

 

L’azienda Diam Bouchage:

Con il massimo rispetto per il "savoir-faire" enologico, Diam Bouchage crea tappi tecnologici in sughero che da oltre 20 anni rivoluzionano l'affinamento in bottiglia e la conservazione dei vini fermi e spumanti.

L'affidabilità del processo DIAMANT® garantisce una profonda pulizia del sughero grazie all'utilizzo di CO2 supercritica a pressione differenziata, un processo esclusivo e tuttora ineguagliato. La sua infallibile efficacia è stata dimostrata con quasi 2 miliardi di tappi venduti ogni anno.

Le scelte tecnologiche di Diam hanno consentito ai viticoltori una gestione personalizzata dei tempi di affinamento in bottiglia e dei trasferimenti dell'ossigeno, garantendo al contempo una perfetta omogeneità da una bottiglia all'altra. Una tradizione nuova che ormai rende la tappatura un vero e proprio atto enologico.

La storia di Diam Bouchage, la sua esperienza e le sue competenze fanno dell'azienda un punto di riferimento affidabile nel mercato del tappo tecnologico in sughero. Diam si riconferma, quindi, ciò che è sempre stato: l'autentico garante degli aromi.

"Siamo orgogliosi, nel nostro piccolo, di valorizzare la competenza dei viticoltori e di contribuire al piacere dei loro clienti inventando ogni giorno questa nuova tradizione che ci sta tanto a cuore. Un equilibrio continuo tra la comprensione del passato e la risposta alle sfide del futuro, tra innovazione e tradizione, sempre nel massimo rispetto della natura e dell'essere umano”.  Dominique Tourneix, Direttore Generale, Diam Bouchage.

Pulizia degli appezzamenti, protezione delle foreste, valorizzazione del sughero francese, coltivazione certificata a basso contenuto di carbonio: Diam Bouchage è impegnata da molti anni nella rivitalizzazione delle sugherete al fine di tutelare l'accesso alla sua materia prima e di preservarla nel tempo. 
Misurando la sua impronta ambientale già nel 2007 attraverso il Bilan Carbone, Diam Bouchage è stato un precursore nel settore della tappatura per il suo impegno in una politica globale di Qualità e Ambiente. Oggi, Diam Bouchage si impegna a ridurre la sua impronta di carbonio seguendo l'obiettivo W2DS (Well below 2 degrees) definito dall'iniziativa internazionale SBTI.
 

*TCA ≤ al limite di quantificazione di 0,3 ng/l
 

Per maggiori informazioni sulle foreste di querce da sughero e sull'attività di Diam Bouchage, sono disponibili numerosi video: 
https://youtu.be/MqMg__qW22I?si=9thSWA7fBQWt0zXH
https://youtu.be/TQt2wF-rgsM?si=SPmAZzgnZjvGu4PH 
https://www.diam-cork.com/sites/default/files/2024-07/2309-cp-environnement-it.pdf
https://www.diam-cork.com/it/i-nostri-impegni-di-CSR#foret
 

Alpalante
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